Pubblicato il Lascia un commento

Come prendersi cura del neonato: consigli pratici

prendersi cura del neonato

Come prendersi cura del neonato: consigli pratici

Prendersi cura del neonato è per i genitori una delle esperienze più emozionanti, forse la più grande della vita. Appena nato si pensa di essere in difficoltà e di non sapere cosa fare, consapevoli però di dover dare al bambino le più grandi attenzioni e cure costanti. Dunque è bene imparare sin da subito a prendersi cura del neonato, sapere come farlo riposare, come nutrirlo e come dare le cure di cui ha bisogno, insieme all’amore e all’affetto.

Padroneggiare le basi essenziali del prendersi cura del neonato

Aiutare il bimbetto a riposare molto è fondamentale; i neonati hanno bisogno di dormire molto, ciò li aiuta a crescere sani e forti; alcuni riescono a dormire fino a 16 ore al giorno. Il sonno del neonato è a cicli e solitamente dorme solo 2-3 ore per ogni ciclo e si sveglia per essere nutrito per poi riaddormentarsi.

Prendersi cura del neonato significa mettere in conto, che per i neonati e per i bambini fino a tre mesi il ciclo giorno/notte è sconosciuto, è normale che confondano il giorno e la notte appena nati ma non se ne rendono conto. Comunque bisogna abituarli, se il bimbo è più vivace di notte, è bene che si attenuino le fonti luminose con luci fioche e parlando a bassa voce bassa, bisogna essere pazienti finché il bambino non svilupperà un normale ciclo di sonno. Q

Quando si mette nel lettino, il bambino deve essere posto in modo tale da dormire sulla schiena per ridurre il rischio di SIDS, la cosiddetta sindrome della morte improvvisa del lattante. Un altro esercizio da praticare è l’alternanza della posizione della testa, che non sia costantemente nella medesima posizione per molto tempo.

Un’altra attenta valutazione da farsi quando si parla di prendersi cura del neonato è quella di allattare al seno materno. Se si ha questa intenzione bisogna iniziare già da subito dopo il parto; il bambino deve avere il capo girato verso il corpo della mamma, toccargli il labbro superiore con il capezzolo e avvicinalo al seno quando apre per bene la bocca fino a coprire il capezzolo e la maggior parte dell’areola.

Un’altra attenta valutazione

Quando un bambino è nutrito in modo ottimale, mediamente, bagna fino a 6-8 pannolini al giorno, e a sporcarli con le sue scariche intestinali costanti; bisogna dunque prestare molta attenzione quando è sveglio e controllare con costanza se aumenta di peso. Mai farsi prende dall’ansia se si incontrano delle difficoltà per l’allattamento al seno nei primi tempi, occorre pazienza e pratica; in tali casi l’aiuto di un’ostetrica o di una puericultrice sono un prezioso ausilio per una neo mamma.

È bene sapere che nelle prime 24 ore di vita, il neonato dovrebbe essere nutrito dalle 8 alle 12 volte, senza attenersi ad orari rigorosi, ma allattarlo tutte le volte che il bambino manifesta i segni di fame con movimenti della bocca come se cercasse qualcosa e infine mostra di gradire il capezzolo. Un tempo ideale per l’allattamento è stimato in circa ogni 4 ore, anche se per nutrirlo occorre svegliarlo delicatamente.

Queste fasi di allattamento devono svolgersi in assoluta comodità per la mamma e per il bambino, anche perché le poppate possono richiedere un tempo di circa 30/40 minuti, pertanto la scelta di un luogo accogliente, dove appoggiarsi con la schiena durante l’allattamento diventa fondamentale per nutrirlo con soddisfazione.

Dieta sana ed equilibrata

Da consigliare a chi allatta in questo periodo di seguire una dieta sana ed equilibrata, restare sempre ben idratata ed essere consapevole che è un periodo in cui si avverte molta fame comunque da soddisfare, limitare il consumo di alcool o di caffeina in quanto perché il latte assorbe tali sostanze.

L’allattamento tramite biberon con il latte artificiale o al seno è una decisione molto e del tutto personale. Quantunque degli studi al riguardo dimostrino che l’allattamento al seno è più sano, deve anche considerarsi la salute della mamma e la comodità, insieme a una serie di altri fattori che possono influenzare questa decisione. Allattarlo col biberon dà contezza di quanto latte ha ingerito e capire il grado di sazietà, in maniera tale da limitare la quantità di poppate e non essere costretta a ridurre o condizionare la dieta.

Se si opta per il biberon, vi sono alcune cose che bisogna conoscere:

  • Assicurarsi di seguire le indicazioni di preparazione riportate sull’etichetta del latte artificiale;
  • Sterilizzare i nuovi biberon;
  • Allattare il bimbo ogni due/tre ore, in alternativa ogni volta che mostra segni di fame.
  • Gettare a rifiuto tutto il latte non in frigo per più di un’ora e quello che il bambino non beve.
  • Conservare il latte in frigo per non più di 24 ore.
  • Mentre si allatta tenere il neonato con un’angolazione di 45 gradi perché così il bimbo ingerirà meno aria.
  • Cullarlo in una posizione semi-eretta, con supporto per la testa.
  • Inclinare il biberon perché la tettarella e il collo della bottiglia siano pieni di latte, non sollevandolo eccessivamente per non rischiare di soffocare il bambino.

Cambio dei pannolini

Qualunque tipo di pannolino, di stoffa o monouso, la cura del bambino è anche nell’essere esperti e veloci nel loro cambio. Qualunque sarà il metodo scelto è bene imparare subito perché il cambio avverrà circa 10 volte al giorno. Gli strumenti occorrenti al cambio devono perciò essere preparati in anticipo essi sono: pannolino pulito, ganci per fissarlo per quello di stoffa, crema idratante contro le eruzioni cutanee, contenitore con acqua tiepida, asciugamano pulito batuffoli di cotone o salviette detergenti.

Prendersi cura del neonato: il bagnetto

Nel corso della prima settimana il neonato va lavato delicatamente con una spugna. Quando cade il cordone ombelicale si può fargli il bagnetto con regolarità circa due o tre volte a settimana. Il bagno deve essere preparato in anticipo con tutto il materiale occorrente: asciugamani, sapone, pannolino pulito. Usare per il bagnetto del sapone neutro e procedere con movimenti calmi in modo che non gli entri negli occhi. Lavare il bambino con la mano o con un panno, con l’attenzione di fargli scorrere l’acqua dall’alto verso il basso e dal davanti verso il lato posteriore. Pulire accuratamente il corpo, i genitali, il cuoio capelluto, i capelli e ogni residuo secco di muco che può essere presente sul viso.

Risciacquarlo con delle tazze di acqua calda, strofinandolo delicatamente con un morbido asciugamano. Quando lo si solleva dalla vasca, continuare a usare una mano come sostegno per il collo e per la testa. Fare molta attenzione perché i bambini tendono a scivolare quando sono bagnati.

Avvolgerlo in un asciugamano con cappuccio e asciugarlo premendo delicatamente l’asciugamano sul suo corpicino. Quindi mettergli il pannolino pulito e vestirlo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *